EcoDesign Thinking
La Tordera – Vidor (TV)
4 febbraio 2022 – 9:00-18:00
I prodotti sostenibili riscontrano sempre più interesse da parte dei consumatori, anche avendo un prezzo più alto: ma cosa c’è dietro alla sostenibilità vera o presunta di un prodotto?
La realizzazione di un prodotto sostenibile comporta lo svolgimento di tante attività che richiedono molto tempo e risorse, per cui, prima di concentrarsi su uno specifico progetto, bisogna capire se il mercato richiede quella tipologia, se la stessa è in grado di creare valore per il cliente e se quest’ultimo è in grado di apprezzarne il potenziale, riconoscendo in tal modo anche un determinato posizionamento.
L’EcoDesign thinking, può essere utile a questo scopo: esso è un processo di sviluppo di idee incentrato sulla persona (human-centered) e sui suoi bisogni.
In cosa l’Ecodesign thinking può essere utile ad una PMI?
L’EcoDesign Thinking agevola il cambiamento nelle organizzazioni, favorisce una nuova mentalità, coinvolge e motiva le persone, all’interno e all’esterno, che diventano attori e creatori del nuovo processo di innovazione.
Un esempio pratico di EcoDesign thinking applicato allo sviluppo prodotto?
Secondo l’Unione Europea ben l’80%* degli impatti ambientali di un prodotto, sono definiti al momento della sua progettazione. Questo perché, in fase di design, si vanno a selezionare tutti quegli elementi che andranno a definire l’impatto del progetto sull’ecosistema: materiali, processi produttivi, e il fine vita del prodotto.
Già in fase di progettazione bisogna sviluppare il prodotto avendo ben chiaro questo obiettivo:
– Recupero: prevedere usi alternativi a seconda del ciclo di vita del prodotto e uno scarto per un’industria potrebbe essere materia prima per altre.
– Riciclaggio: dare al consumatore la possibilità di poter separare le diverse componenti al fine di facilitarne il riciclaggio.
– Riutilizzo: favorire il mercato dell’usato; le case automobilistiche hanno iniziato ad investire su “usato certificato” e quindi si stanno impegnando a creare una linea di business dedicata.
Il design thinking aiuta ad innovare analizzando ogni singola area, generando nuove idee che possono portare allo sviluppo di uno nuovo prodotto, modifica/ aggiornamento di un prodotto esistente o modifica di processi. Tutto questo per avere un prodotto che dia i benefici ricercati dal cliente remunerando adeguatamente l’azienda.
Venerdì 4 febbraio dalle 9:00 alle 18.00 presso La Tordera a Vidor (TV) partecipa all’evento formativo gratuito con Gabriella Vettoretti, Giuseppe Dilauro, Angela Canestrelli e Roberto Quatraccioni.
EVENTO IBRIDO
Possibilità di partecipazione online.
Per info
Angela Canestrelli
Telefono: +39 366 6518300 | Email: angela.canestrelli@tatics.it
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DOCENTE
Giuseppe Dilauro
Pugliese formandosi tra Milano e Dublino, lavorando tra Lombardia, Veneto ed il resto del mondo.
Esperto di marketing, appassionato di sport all’aperto e slow food. Grazie all’esperienza maturata in multinazionali B2C e B2B ora, come consulente, collabora con le aziende aiutandole ad innovare attraverso piani di marketing strategico integrato, omnicanale e consumatore-centrico.